Letra de I Giorni E Una Notte - Talco

Rampollo a caccia del suo elettorato
Finto e devoto inneggia alla famiglia
Il pargolo � il membro meno dotato
La razza � la volgare meraviglia
Di un giorno che serpeggia ad odio e abbaii
Tra il volgo fino a che volge il tramonto
E il sole che cambia volto
Cala il sipario su un mendace girotondo

Ma il buio volle qui svelar profitto
Di inno alla famiglia pio e devoto
Trovato a consumar notti in affitto
E che rabbia e derisione mise in moto
L'insolenza che il giorno ci inquina
E' sepolta in una veglia clandestina
Ma il fatto fu reso noto
Dal destino e dal suo drastico dolor
La notte stord� il devoto
Salvato in tempo dal suo fradicio malor

E quando la campagna sua riprese
Nascose il suo desio notturno e tetro
Senza pudor di fronte a genti arrese
A confondere il suo volto dal didietro
Ma a breve trapel� un'altra notizia
Di casse di partito ormai svuotate
https://www.coveralia.com/letras/i-giorni-e-una-notte-talco.php
E ci� che crolla son storie nude
Di un razzismo bieco e balli che montono
Conservate in un'ampolla che la racchiude
Mentre il malato devoto e la musa fuggono

Lorsignori abbian piet�
Se il mio far trovano assurdo
Dopo anni ed anni ancora
A raccontare di un caciurdo
Ma � la triste attualit�
Di un camminar contrario
Che scandendo il tempo a morsi
Spinge indietro il calendario

Qual � il giorno e qual � la notte
Dove � la sua ipocrisia
In un racconto come tanti
Figlio di un tempo che non scorre via
E' la storia di un triste giorno , nel suo gioco intollerante
E di una notte tenuta in vita, per miracolo da una badante
E vossignori non mi fraintendan
Di rider di disgrazie altrui non provo spasso
Mi concentro sul pi� umano insegnamento del sommo poeta
Di cagionare i vili nel suo saldo contrappasso